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In tema di fiscalità di magazzino
karme70- Team
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- Messaggio n°1
In tema di fiscalità di magazzino
In questi giorni abbiamo avuto occasione di parlare del magazzino fiscale e di come questa novità normativa abbia contribuito a ridurre la quantità di ricambi disponibili presso i rivenditori per il rischio di dover pagare ogni anno le stesse tasse sui pezzi che rimangono in giacenza. Mi sono però posto una domanda. Capita, ogni tanto , di sentire di persone che rilevano in toto vecchi magazzini o che si propongono per vendere vecchie giacenze. QUesti pezzi come hanno fatto a rimanere tanti anni stoccati in un luogo senza che nessuno si sia posto il problema relativo alle tasse da pagarci ogni anno? L'unica spiegazione che mi sono dato è che si tratti di magazzini che hanno chiuso l'attività tanti anni fa. Presumiamo che io, ipotetico magazziniere, abbia comprato i locali e non abbia nessuna fretta di sgomberare....potrei aver chiuso l'attività tenendo fermo in magazzino quello che possedevo, ipotizzando che a quel punto non avrei avuto più nessun obbligo fiscale su quella merce! Diversamente non me la spiego....perchè se ogni anno fosse rimsto l'obbligo di pagare avrei fatto come tanti che, mazza alla mano, hanno sfasciato tutto e buttato dal demolitore! Cosa ne pensate?
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- Messaggio n°2
Re: In tema di fiscalità di magazzino
BIsogna vedere le regolamentazioni di ciascun settore, anche in base al codice di attività. Senza il parere di un commercialista o di un fiscalista, non se ne va fuori.
karme70- Team
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- Messaggio n°3
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Mi incuriosisce questa cosa....ogni tanto riesumano magazzini ricambi immensi dimenticati da vent'anni. Secondo quanto detto di magazzini non dovrebbe essercene neanche l'ombra considerato il regime fiscale a cui siamo sottoposti
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- Messaggio n°4
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Immagino che sia uguale in Italia, ma il valore del magazzino fà parte del valore dell'azienda. Se tu decidi o sai che non lo venderai più, hai la possibilità dal punto di vista contabile di disprezzare (non so' se è il termine giusto in italiano) la roba, cosi aggiusti il valore della tua azienda alla realtà e non ti ritrovi con una valutazione sbagliata. Pero', per fare cio' contabilmente, devi dare la prova che quel materiale l'hai distrutto...
Quindi niente tasse annuali: l'unico impatto sulle tasse è il fatto che l'anno in cui disprezzi lo stock, il tuo risultato è minore (è una perdita) e quindi il beneficio e relative imposte calano.
Vice versa, hai disprezzato il materiale, non l'hai distrutto e lo vendi comunque, ti trovi a vendere mercie che non hai comprato! Meglio che l'amministrazione fiscale non se ne accorga!
Quindi niente tasse annuali: l'unico impatto sulle tasse è il fatto che l'anno in cui disprezzi lo stock, il tuo risultato è minore (è una perdita) e quindi il beneficio e relative imposte calano.
Vice versa, hai disprezzato il materiale, non l'hai distrutto e lo vendi comunque, ti trovi a vendere mercie che non hai comprato! Meglio che l'amministrazione fiscale non se ne accorga!
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- Messaggio n°5
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Capisco cosa intendi.....da noi si dice mandare in "fuori uso". In linea teorica quello che va in fuori uso è letteralmente da buttare e non ha più nessun valore. Salvo poi ritrovare valore dopo una ventina d'anni...magari raddoppiato!
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- Messaggio n°6
Re: In tema di fiscalità di magazzino
karme70 ha scritto:Capisco cosa intendi.....da noi si dice mandare in "fuori uso". In linea teorica quello che va in fuori uso è letteralmente da buttare e non ha più nessun valore. Salvo poi ritrovare valore dopo una ventina d'anni...magari raddoppiato!
È naturale che un ricambio che oggi non vale nulla (non gliene frega niente a nessuno) domani possa valere perché è ricercato. Qual è la differenza? Che oggi non lo cerca nessuno, domani, magari, c'è chi restaura e il pezzo, che ieri non interessava a nessuno, diviene utile. Il valore? È logico che raddoppi o triplichi, per legge di mercato. Perché???
1) Svalutazione: non può manterenere l'uguale prezzo di ieri, le 10.000 £ di ieri non sono i 5 euro di oggi, sono molte di più.
2) Legge (stupida, banale, ma SACROSANTA) della domanda e dell'offerta: che tutti (in teoria) sanno, ma che, stringi, stringi, pochi riescono a capire. Esempio, ho un pezzo e lo vogliono in tre, dunque lo dò al miglior offerente! Ieri valeva zero? Chissefrega, oggi vale perché è unico e lo vogliono in tre! E il prezzo lo faccio io che vendo.
Alternative?
1) Buttiamo via tutto o rendiamo inutilizzabile tutto. Domani? Cavoli di chi dovrà restaurare.
2) Salviamo qualcosa? Si, però di certo però uno non può pagare in eterno per questo, perché allora una qualsiasi raccolta diventa un costo proibitivo e ricadiamo nel punto 1.
3) Buttiamo tutto e un domani ricostruiremo da zero quello che ci servirà per il restauro. Non lamentiamoci, però, se il costo del restauro, in assenza totale di ricambi, sarà alla portata di pochissime tasche molto ben fornite.
Quindi concludo dicendo che chi salva qualcosa rende un servizio utile a tutti. Il servizio va pagato e la persona interessata non dovrà subire penalizzazioni per aver conservato pezzi utili a tutti.
Prima di sparare a zero contri i ricambisti, pensiamoci. Uno è troppo caro? Ce ne sarà un altro, anche questa è legge del mercato.
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- Messaggio n°7
Re: In tema di fiscalità di magazzino
karme70 ha scritto:Capisco cosa intendi.....da noi si dice mandare in "fuori uso". In linea teorica quello che va in fuori uso è letteralmente da buttare e non ha più nessun valore. Salvo poi ritrovare valore dopo una ventina d'anni...magari raddoppiato!
Non credo che ci siamo capiti. il fuori uso da quanto intuisco è solo valore 0. Puoi anche "disprezzare" dicendo che non venderai tutto lo stock oppure non puoi mantenere un prezzo di mercato e quindi... perdi valore senza per forza andare a 0...
rama- Utente Famoso: Livello 6
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- Messaggio n°8
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Credo che sia da differenziare la piccola azienda e la grande industria.
Capita che ci siano fallimenti e che i ricambi per i periti non abbiano valore e qualche privato o commerciante con qualche centinaio di € si porti a casa spazzatura che vale oro.
Se si tratta di piccole attività dopo la chiusura rimangono magazzini di cui nessuno sa l'esistenza e che vengono venduti via Web con annessi e connessi. Dipende dal tipo di contabilità, semplificata o ordinaria se il magazzino esiste o no.
Capita che ci siano fallimenti e che i ricambi per i periti non abbiano valore e qualche privato o commerciante con qualche centinaio di € si porti a casa spazzatura che vale oro.
Se si tratta di piccole attività dopo la chiusura rimangono magazzini di cui nessuno sa l'esistenza e che vengono venduti via Web con annessi e connessi. Dipende dal tipo di contabilità, semplificata o ordinaria se il magazzino esiste o no.
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- Messaggio n°9
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Il problema è a monte Opera18.......se quel pezzo è andato in fuori uso teoricamente non dovrebbe esistere più! Quello che tu dici può valere per qualsiasi cosa e nessuno vuole discutere...anzi io non stavo proprio parlando di questo! Semplicemente non capisco come magazzini interi possano sparire per vent'anni perché dati in fuori uso e poi tornare. Vi ricordo che se questo paese è ridotto come è ridotto è soprattutto grazie all'evasione fiscale che da noi raggiunge livelli da paura! Come diceva Stephane se qualcuno vende a caro prezzo roba che per il fisco non dovrebbe esistere da vent'anni e che per questi vent'anni ha evaso le imposte dovute qui finiamo nella criminalità! Non ha nulla a che vedere con la rivalutazione !
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rama- Utente Famoso: Livello 6
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- Messaggio n°10
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Karme, può essere che per motivi di eredità, fallimento sequestri siano rimasti "parcheggiati" senza che nessuno possa toccarli. La giustizia ha tempi diversi dai nostri vent'anni non è così assurdo.
Basta guardare i veicoli sequestrati parcheggiati per decenni nei depositi. Il costo della custodia continua a correre per auto che ormai sono cumuli di ruggine. Un motore della mia Appia esce proprio da un deposito del genere. Parcheggiata per 30 anni (trenta) a Sora (FR).
Basta guardare i veicoli sequestrati parcheggiati per decenni nei depositi. Il costo della custodia continua a correre per auto che ormai sono cumuli di ruggine. Un motore della mia Appia esce proprio da un deposito del genere. Parcheggiata per 30 anni (trenta) a Sora (FR).
Opera18- Utente Famoso: Livello 5
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- Messaggio n°11
Re: In tema di fiscalità di magazzino
karme70 ha scritto:Il problema è a monte Opera18.......se quel pezzo è andato in fuori uso teoricamente non dovrebbe esistere più! Quello che tu dici può valere per qualsiasi cosa e nessuno vuole discutere...anzi io non stavo proprio parlando di questo! Semplicemente non capisco come magazzini interi possano sparire per vent'anni perché dati in fuori uso e poi tornare. Vi ricordo che se questo paese è ridotto come è ridotto è soprattutto grazie all'evasione fiscale che da noi raggiunge livelli da paura! Come diceva Stephane se qualcuno vende a caro prezzo roba che per il fisco non dovrebbe esistere da vent'anni e che per questi vent'anni ha evaso le imposte dovute qui finiamo nella criminalità! Non ha nulla a che vedere con la rivalutazione !
Il concetto sbagliato è che si debbano pagare le tasse per 20 anni per le stesse cose per le quali hai GIA' pagato le tasse all'inizio acquistandole. Ma siamo matti? Qui non si tratta di evasione, qui si tratta di un concetto sbagliato dal principio.
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- Messaggio n°12
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Scusa Opera 18.,....tu sei giovane e non puoi capire ...ma sai di quante cose ci fanno pagare due volte e alle volte anche tre? Ma secondo te c'è qualcosa di giusto in questo paese? Se io pago un corso di aggiornamento 5000 euro chi riceve i soldi e mi rilascia fattura ci paga le tasse ok? In Italia attualmente dal 30 al 50 %. Bene, nonostante sia aggiornamento professionale obbligatorio per legge io ne detraggo solo il 50%, cioè significa che pagherò le tasse anch'io su 2500 euro che non ho in tasca!!!!! Alla fine di 5000 euro il nostro paese spreme le tasse su 7500!!!! Un applauso è meritato! E poi mi parli di cose giuste?
Ultima modifica di karme70 il Lun Nov 02, 2015 6:14 pm, modificato 2 volte
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- Messaggio n°13
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Ognuno di voi ha detto cose corrette, ma anche imprecise:
Il magazzino per le aziende è innanzi tutto un costo, quando come azienda acquisto un ricambio per 10 euro lo pago e diviene un costo. Pago poi 2,2 euro di IVA che però porto in detrazione, quindi non ci ho pagato sopra proprio nulla di imposte (le TASSE sono un'altra cosa), se nel periodo fiscale ( nell'anno) lo vendo, ad esempio per 20 euro, verso allo Stato 4,4 euro di IVA ed ho un utile di 10 euro soggetto a tassazione. Se a fine anno non l'ho venduto devo iscriverlo nelle rimanenze finali per il costo che ho sostenuto pari a 10 euro che vanno ad iscriversi tra le partite attive. La sommadi tutte queste partite (rimanenze finali ) contribuiscono a formare l'utile del periodo, ma l'anno sucessivo formano le rimanenze iniziali, cioè passano nela colonna delle passività.
Questo meccanismo avviene annualmente e le imposte vengono pagate solo sulla differenza.
L'anno in cui cesserò l'attività le rimaenze finali di magazzino saranno un utile definitivo sul quale dovrò anche versare l'IVA. Per evitare ciò potrò rottamere il magazzino, in presenza di incaricati della Guardia di Finanza così da non pagare nulla, posso anche vendere tutto ad un commerciante che acquisti tutto a prezzo di realizzo, in tal caso avrò una minusvalenza , ma il compratore potrà vendere regolarmente tutto anche tra vent'anni. Spesso succede che i ricambi vengano conservati in strutture private al di fuori dell'attività e conservati in attesa di un probabile incremento di valore.
Quando un'azienda fallisce, normalmente il curatore cerca di vendere al meglio, spesso attraverso aste, quel che trova a qualche "stokkista" che a sua volta può vendere tutto regolarmente. Nel 1993 io ho acquistato alla Pininfarina circa 10 milioni di ricambi per 124 Spider a soli 2 milioni, proprio perchè dovevano ridurre il magazzino, mi hanno fatto regolare fattura e li ho utilizzati. Spesso mi chiamano concessionari che vogliono vendere grandi quantità di ricambi a poco prezzo,non è il mio lavoro e non mi interessa.
E' vero che ai mercatini spesso si trovano anche ricambi che magari provengono da magazzini oggetto di furto anni prima, ma come dimostrarlo? Ultimamente la GdF è molto più presente alle manifestazioni e questo non può che far piacere.
Il magazzino per le aziende è innanzi tutto un costo, quando come azienda acquisto un ricambio per 10 euro lo pago e diviene un costo. Pago poi 2,2 euro di IVA che però porto in detrazione, quindi non ci ho pagato sopra proprio nulla di imposte (le TASSE sono un'altra cosa), se nel periodo fiscale ( nell'anno) lo vendo, ad esempio per 20 euro, verso allo Stato 4,4 euro di IVA ed ho un utile di 10 euro soggetto a tassazione. Se a fine anno non l'ho venduto devo iscriverlo nelle rimanenze finali per il costo che ho sostenuto pari a 10 euro che vanno ad iscriversi tra le partite attive. La sommadi tutte queste partite (rimanenze finali ) contribuiscono a formare l'utile del periodo, ma l'anno sucessivo formano le rimanenze iniziali, cioè passano nela colonna delle passività.
Questo meccanismo avviene annualmente e le imposte vengono pagate solo sulla differenza.
L'anno in cui cesserò l'attività le rimaenze finali di magazzino saranno un utile definitivo sul quale dovrò anche versare l'IVA. Per evitare ciò potrò rottamere il magazzino, in presenza di incaricati della Guardia di Finanza così da non pagare nulla, posso anche vendere tutto ad un commerciante che acquisti tutto a prezzo di realizzo, in tal caso avrò una minusvalenza , ma il compratore potrà vendere regolarmente tutto anche tra vent'anni. Spesso succede che i ricambi vengano conservati in strutture private al di fuori dell'attività e conservati in attesa di un probabile incremento di valore.
Quando un'azienda fallisce, normalmente il curatore cerca di vendere al meglio, spesso attraverso aste, quel che trova a qualche "stokkista" che a sua volta può vendere tutto regolarmente. Nel 1993 io ho acquistato alla Pininfarina circa 10 milioni di ricambi per 124 Spider a soli 2 milioni, proprio perchè dovevano ridurre il magazzino, mi hanno fatto regolare fattura e li ho utilizzati. Spesso mi chiamano concessionari che vogliono vendere grandi quantità di ricambi a poco prezzo,non è il mio lavoro e non mi interessa.
E' vero che ai mercatini spesso si trovano anche ricambi che magari provengono da magazzini oggetto di furto anni prima, ma come dimostrarlo? Ultimamente la GdF è molto più presente alle manifestazioni e questo non può che far piacere.
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- Messaggio n°14
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Altro punto a Spider che oltre ad essere un intenditore di auto si è dimostrato ferratissimo in fiscalità!
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Opera18- Utente Famoso: Livello 5
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Re: In tema di fiscalità di magazzino
karme70 ha scritto:Altro punto a Spider che oltre ad essere un intenditore di auto si è dimostrato ferratissimo in fiscalità!
Non so se sei del mestiere o fai il commercialista. Io, che sono a diguno e l'ho detto subito, so solo che se nessuno fa magazzino, ma tutti ordinano al momento (tant'è vero che l'Italia è un via vai di corrieri espresso), un motivo ci sarà. Il magazzino costa e nessuno lo vole più. I dettagli del perché e del per come li lascio ai fiscalisti e ai commercialisti, che possono trovare tutte le spiegazioni di questo mondo. Io so solo che se il magazzino tutti lo riducono al minimo indeispensabile, vuol dire che è un puro costo e basta! Diversamente non sarebbe così.
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- Messaggio n°16
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Certo Opera18 che costa, oltre al problema fiscale è un problema finanziario. Spider ha fatto l'esempio del ricambio di 10 € ma anche l'esempio dei 2.000.00 di Lire, sono capitali fermi, e più è grande l'azienda più capitali restano immobilizzati.
Molti anni fa avevo un lavoro dalla Saturnus di Lubiana a Torino, se non ricordo male, alla Bertone che assemblava le Opel. Erano fanali, e il carico era previsto ogni venerdì e la consegna tassativa ogni lunedì mattina entro le 9. Non scendo in dettagli ma una volta a causa di un incidente abbiamo ritardato e quando l'autista è arrivato gli operai erano seduti ad aspettare i fanali. Capisco il costo del magazzino ma ora è tutto troppo estremizzato con questo Just in time portato dai giapponesi.
Molti anni fa avevo un lavoro dalla Saturnus di Lubiana a Torino, se non ricordo male, alla Bertone che assemblava le Opel. Erano fanali, e il carico era previsto ogni venerdì e la consegna tassativa ogni lunedì mattina entro le 9. Non scendo in dettagli ma una volta a causa di un incidente abbiamo ritardato e quando l'autista è arrivato gli operai erano seduti ad aspettare i fanali. Capisco il costo del magazzino ma ora è tutto troppo estremizzato con questo Just in time portato dai giapponesi.
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Re: In tema di fiscalità di magazzino
Punto reputazione a Spider per l'ottima spiegazione.
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- Messaggio n°18
Re: In tema di fiscalità di magazzino
Ho già dificoltà a farlo capire in francese, allora in italiano non ne parliamo neanche... Grazie Spider, funziona ovviamente nello stesso modo di quà delle alpi. Tranne che il mio business non è soggetto all'IVA, quindi pago solo imposte sul beneficio (e per fortuna ne pago, vuol dire che il business funziona)
Al concetto delle "rimanenze" aggiungevo la nozione della possibilità di "rivalutare" o "disprezzare" il valore dello stock per aggiustare il passivo alla realtà.
Al concetto delle "rimanenze" aggiungevo la nozione della possibilità di "rivalutare" o "disprezzare" il valore dello stock per aggiustare il passivo alla realtà.
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Re: In tema di fiscalità di magazzino
Opera18 ha scritto:karme70 ha scritto:Altro punto a Spider che oltre ad essere un intenditore di auto si è dimostrato ferratissimo in fiscalità!
Non so se sei del mestiere o fai il commercialista. Io, che sono a diguno e l'ho detto subito, so solo che se nessuno fa magazzino, ma tutti ordinano al momento (tant'è vero che l'Italia è un via vai di corrieri espresso), un motivo ci sarà. Il magazzino costa e nessuno lo vole più. I dettagli del perché e del per come li lascio ai fiscalisti e ai commercialisti, che possono trovare tutte le spiegazioni di questo mondo. Io so solo che se il magazzino tutti lo riducono al minimo indeispensabile, vuol dire che è un puro costo e basta! Diversamente non sarebbe così.
Dipende del tuo modello economico, nella mia attività c'è una grossa parte di stock ma lo faccio pagare (costa posto e soldi bloccati). L'unica cosa è di avere la possibilità di avere soldi "fuori" e gestire un fatturato di 1.5milioni di euro (con 500000€ di finanziamento tra soci e banche) parcheggiando la punto da 313000km davanti alla porta. Sono scelte di business e di vita che pochi fanno, in generale si inizia a comprare la Porsche, vestirsi di marca, noleggiare un sacco di metri quadri, non sporcarsi le mani...
Inoltre devo gestire i pagamenti in ritardo (al 90% dei clienti automotive italiani).
Comunque una volta stabilizzata la cosa, ti puoi allegramente ripagare sul costo del prodotto (particolarmente se come me si è su un mercato di nicchia di cui ho una quasi esclusività).
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